Onoranze Funebri: dispersione delle ceneri

dispersione delle ceneri
Nel momento in cui muore una persona cara si prova un immenso dolore che viene accompagnato dall’esplicazione di alcuni adempimenti. Tra questi c’è innanzitutto la denuncia da fare presso il comune di residenza che serve per ottenere la concessione di sepoltura del defunto.
Dopo aver denunciato il fatto sarà possibile organizzare il funerale tramite l’aiuto delle onoranze funebri.

La cremazione e le ceneri

Sono molte le persone che, ancora in vita, chiedono di essere cremate. La cremazione viene fatta grazie all’aiuto di un’agenzia di pompe funebri che avrà il compito di effettuare tutto il processo fino a immettere le ceneri all’interno dell’urna cineraria. A seconda delle volontà e delle richieste passate del defunto sarà poi possibile percorrere due strade: tumulare l’urna cineraria presso il cimitero comunale, conservarla o attuare la dispersione delle ceneri. Nell’ultimo caso sono percorribili due alternative, ossia disperdere le ceneri in uno spazio predisposto all’interno del cimitero, in aree private all’aperto con nulla osta da parte dei proprietari del terreno, oppure in natura: sul terreno, in aria o in acqua.
La cremazione con relativa dispersione delle ceneri deve essere fatta seguendo un iter particolare stabilito dalla legge.

La dispersione delle ceneri secondo la legge

La cremazione con relativa dispersione delle ceneri è una pratica considerata legale in Italia e deve essere fatta seguendo un iter particolare stabilito dalla legge e comunque è sempre vietata nei centri abitati.
Un’apposita legge stabilisce i passaggi da seguire per ottenere il nulla osta e effettuare la dispersione delle ceneri. Innanzitutto occorre chiedere e ottenere un’autorizzazione rilasciata dall’ufficiale di stato civile facente parte del comune ove è avvenuto il decesso. Se la dispersione delle ceneri non viene autorizzata la legge configura reato punibile con la reclusione, da due mesi fino a un anno, e con il pagamento di una multa.
La normativa in senso stretto non è univoca poiché varia da regione a regione e, proprio per questo motivo, rivolgetevi alla nostra agenzia funebre che saprà dare i giusti consigli chiamando il 335 7082317.
Una regola valida per tutta l’Italia, comunque, stabilisce che la dispersione delle ceneri è ammessa solo se il defunto aveva espresso questa volontà all’interno della dichiarazione testamentaria in quanto dà luogo a un evento irreversibile. Il mancato rispetto di questo punto configura, come prima, reato punibile.

Persone addette alla dispersione delle ceneri

La legge stabilisce anche quali sono le persone che possono disperdere le ceneri se il defunto non ha indicato nomi particolari all’interno del testamento. I soggetti incaricati alla dispersione delle ceneri, legittimati dalla normativa, sono il coniuge o altro famigliare avente diritto. Oltre a questi l’esecutore testamentario o il rappresentante legale della società o dell’associazione alla quale il defunto era iscritto.
Nel caso in cui nessuna di queste figure fosse presente è possibile che la dispersione delle ceneri venga effettuata da un membro del personale pubblico autorizzato dal Comune ove è avvenuto il decesso.

Funerali per altri culti

funerale per altri culti

L’impresa funebre Lucarda è vicina al dolore di chi sta affrontando un momento particolare e difficile come la perdita di una persona cara. Per poter soddisfare le esigenze di ogni individuo nella sua interezza, i proprietari Sig. Dell’Angelo e Cav. Lucarda dispongono delle conoscenze adeguate che comprendono le tradizioni e le abitudini di ogni religione, culto o assenza di credenze religiose.

Tipologie di funerali

L’impresa funebre si mette a completa disposizione del cliente creando un funerale personalizzato che rispetti le necessità di ogni cliente. In Italia la tipologia di funerale richiesto è per la maggior parte cattolico ma vi sono numerose culture che si sono integrate e che richiedono attenzione specialmente in un momento delicato come un funerale.
Per questo motivo si celebrano, per esempio, funerali islamici e funerali induisti:

● Funerale islamico. Come spesso succede in molte religioni, il rito islamico ha inizio prima del decesso del congiunto. Nel momento in cui si ha la consapevolezza dell’avvicinarsi del momento del trapasso, si avvertono tutti i componenti della famiglia e le amicizie più affezionate per infondere il giusto sostegno morale in un momento difficile come questo.

Dopo il decesso, si procede con il lavaggio del corpo seguendo un preciso rituale e in seguito si posiziona su un supporto che mantiene il capo e il busto sollevati. L’igiene del corpo viene svolta con un’attenzione particolare partendo dalla testa e procedendo poi alla pulizia della parte superiore destra e in seguito a quella sinistra, per poi procedere con la pulizia del corpo nella parte inferiore destra e poi la sinistra. Il lavaggio deve essere eseguito un numero di volte dispari e nell’ultimo passaggio si utilizza la canfora e del profumo. Infine il corpo del defunto viene profumato con l’incenso e coperto avvolgendolo in un sudario in tessuto bianco.

Una volta che la salma è stata preparata si dà inizio alla preghiera collettiva per chiedere il perdono dei peccati che il defunto può aver commesso durante il corso della sua vita e si chiede ad Allah la grazia per lui. In seguito il congiunto deceduto viene portato presso il cimitero musulmano e il corpo si posiziona sottoterra voltato su un fianco con il capo rivolto verso la Mecca. Il lutto per i familiare dura tre giorni, mentre per la vedova ha una durata di quattro mesi, tempo in cui essa deve rimanere in casa e non deve utilizzare abbigliamento o monili decorativi.

● Funerale induista. Il rito induista prevede quattro fasi. La prima fase avviene quando la persona cara è ancora in vita. Il corpo, sul letto di morte, viene esposto a Est accendendo una lanterna di fianco a lui, mentre le persone care recitano i versi sacri. La seconda fase precede la cremazione del corpo, si procede quindi, con la preparazione del defunto avvolgendolo in un tessuto colorato. La terza fase è quella della cremazione, la quarta fase è dedicata ad aiutare l’anima del defunto al trapasso effettuando specifici rituali onorando gli avi.

L’impresa funebre Lucarda rispetta le diverse tradizioni e i rituali di ogni culto, ascoltando e seguendo le esigenze e le richieste di ogni cliente.

Detrazioni per il funerale

Detrazioni per il funerale

Le detrazioni per il funerale che si possono inserire nella “Dichiarazione dei redditi 730 Unico”

Gli aggiornamenti concernenti la Legge di bilancio di quest’anno e la nuova detrazione al 75% fino a 7.500 Euro

Le detrazioni per il funerale risultano ormai nella norma per quanto riguarda il 730 precompilato unite ad ulteriori uscite di altro genere. Una notizia molto importante riguardante le detrazioni per il funerale è quella di aver la possibilità di poter detrarre dalle tasse anche quelle spese effettuate per qualsiasi soggetto. Ciò sta a significare che per la detrazione non vale più il vincolo di parentela tra l’estinto e chi andrà a pagare il rito funebre. L’attuale limite detraibile arriva al massimo a 1.550 Euro.
Un aspetto spiacevole è rappresentato dalla tassa sulla morte che, se dovesse esser autorizzata, andrebbe a procurare un considerevole aumento di spesa per la popolazione, perché bisognerebbe tener presente l’aliquota IVA al 10%”.

Tutti gli aggiornamenti del 2018 sulle detrazioni per il funerale

Nel caso di approvazione della legge precedentemente indicata, sarebbero inclusi perfino i premi unici o a rate versati all’assicurazione per la previdenza funebre o cimiteriale e le polizze assicurative.
Già dalla precedente dichiarazione dei redditi, le detrazioni per il funerale sono incluse dall’Agenzia delle Entrate, all’interno del 730 precompilato, unite alle spese mediche e a quelle scolastiche.
Come si è già accennato, per le spese del funerale sono stati tolti i vincoli di parentela. Infatti, sul modello aggiornato del 730 questo genere di spesa è stato immesso nella dichiarazione dei redditi precompilata, insieme all’eliminazione del vincolo. Che cos’era precisamente questo “vincolo”?
Era un vero e proprio onere nei confronti del coadiuvante di attuare la detrazione del 19% Irpef soltanto, però, per quelle spese di un funerale pagate per un parente.
Diversamente, grazie alla Legge di Stabilità del 2016, ora tutte le spese di questo tipo si possono detrarre, a prescindere dall’esistenza o meno di parentela. Il nuovo limite, per quanto riguarda la detrazione di tali erogazioni, è passato dalla cifra di 1.549,37 Euro a un limite di 1.550 Euro.

Spiegazioni generiche sulla detrazione delle spese per funerale

Questo genere di detrazioni è una classificazione di spesa che la popolazione ha la possibilità di far detrarre nella propria dichiarazione dei redditi. Tutto questo si può concretizzare presentando il 730 ordinario oppure precompilato e del Modello Unico per poter in tal modo ridurre l’ammontare delle tasse che bisognerà versare. Dunque, le spese funebri che si son dovute affrontare nell’anno precedente, risulteranno nella dichiarazione precompilata.

Come si calcola questo tipo di detrazione

La percentuale da considerare è del 19%. Calcolando questa percentuale con la cifra di 1.550, il risultato sarà di 294,5 Euro. Quest’ultima corrisponderà alla somma che si potrà far detrarre dal proprio 730.
Nell’eventualità in cui tale spesa sia stata effettuata da più persone, la cifra appena citata dovrà ovviamente esser divisa tra tutti coloro che han pagato. In questa situazione se la fattura emessa dalle onoranze funebri dovesse esser titolata ad un unico nominativo, si dovrà comunicare per iscritto che ci son state anche altre persone che han provveduto al pagamento. Questo servirà appunto come certificazione e dovrà riportare pure la firma dell’unico nominato. Così, coloro che avranno partecipato potranno ricevere una copia di quella fattura per poterla presentare come incartamento valido per usufruire della detrazione.

Funerale senza messa

funerale senza messa

La sepoltura delle spoglie di un amico o di un parente ha origini antichissime, fatte risalire addirittura all’uomo di Neanderthal. La celebrazione di oggi varia a seconda delle religioni nonché delle usanze locali, ma si fonda comunque sull’esigenza di riporre la salma in un luogo protetto e con un cerimoniale d’addio che coinvolga chi ha condiviso la vita con il defunto. Secondo il rituale cattolico, è possibile procedere a un funerale con o senza funzione religiosa concomitante la sepoltura, ma è altresì ammessa una celebrazione, anche questa senza messa, completamente laica. Nel primo caso sarà necessario seguire dei precisi rituali, concernenti il luogo della cerimonia, nonché lo svolgimento e il celebrante della stessa; viceversa, nel funerale laico si può avere una più ampia discrezionalità e non sono richiesti né riti né permessi speciali.

Il funerale religioso senza messa

Secondo il Rituale Romano è possibile celebrare le esequie senza la celebrazione contemporanea della messa ma con la liturgia della parola e il rituale finale detto ”ultima raccomandazione e commiato”. In questi casi, la funzione religiosa si tiene comunque ma in un momento diverso dalle esequie e dall’inumazione della salma. Questo rito senza messa può avvenire nella cappella del cimitero, con estremo saluto presso la tomba del defunto, o nella casa dello stesso. In questi casi si parla di pio officio alla sepoltura, isolando così la sola e unica parte del rituale religioso cattolico che viene celebrata ed escludendo pertanto la ”stazione” della cerimonia funebre.

Il funerale laico senza funzione religiosa

Il principio su cui si basa il funerale laico, vale a dire senza alcun rituale religioso, si rifà al significato più antico della celebrazione, ossia quello di riunire amici e parenti del defunto che, condividendo tra loro cordoglio e ricordi, creano un momento sociale molto importante anche per l’elaborazione del lutto. A tal fine, la funzione religiosa non è indispensabile; ciò che conta è la celebrazione del commiato nel rispetto di quello che è il volere del dipartito, espresso o deducibile in base al suo percorso di vita.
Il funerale quindi si limita a celebrare la vita e gli affetti del defunto con letture, musica, racconti di parenti e amici, elogio funebre e commiato senza alcun rituale o riferimento religioso.

Luogo e celebrante del funerale laico

Un funerale senza messa può essere celebrato ovunque, anche in chiesa, previo consenso del parroco. Per legge, i comuni devono essere dotati di locali appositamente istituiti per le esequie laiche (si tratta delle sale di commiato) ma, in mancanza di queste sale, possono ospitare queste celebrazioni nelle sale consiliari. In alternativa, l’estremo saluto può avvenire in un’abitazione, all’aperto, presso un albergo o in un altro luogo particolarmente rappresentativo per il defunto, posto che non servono particolari permessi per questo tipo di celebrazioni. Oltre che per il luogo del commiato vi è piena libertà di scelta anche per il celebrante che può essere una persona esterna, con adeguata preparazione e certificazione ad hoc, oppure un amico o un parente del dipartito. L’organizzazione e lo stile della funzione sono a libera scelta e non richiedono il rispetto né di regole né di formule particolari.

Tutti i servizi di un’agenzia funebre

I servizi di un’agenzia funebre possono essere molteplici e non può che essere positivo il fatto che un’azienda operante in questo settore si occupi autonomamente di tutto ciò di cui hanno bisogno le persone vicine al defunto.

L’intervento iniziale dell’agenzia funebre

Nel caso in cui il decesso sia avvenuto in casa, o comunque in un luogo diverso da un ospedale, un’impresa di onoranze funebri ha modo di intervenire subito occupandosi del trasferimento della salma all’obitorio.
Se il decesso è avvenuto in una struttura ospedaliera, invece, spetta al personale sanitario trasferire il corpo presso la camera mortuaria, dopodiché l’azienda funebre ha modo di intervenire.
I servizi di un’agenzia funebre includono anzitutto la preparazione della salma, quindi il lavaggio, la vestizione, e anche eventuali interventi di tanatoestetica.

L’organizzazione del funerale

I servizi funebri non possono che includere anche la fornitura della bara, relativamente alla quale vengono in genere proposte tante diverse opportunità di scelta, senza trascurare l’allestimento della camera ardente.
Il ruolo dell’agenzia funebre è importantissimo anche per quel che riguarda il funerale, a cominciare dal fatto che l’impresa si occupa del trasporto della salma dalla camera ardente presso il luogo in cui si terranno le esequie e di quello successivo verso il cimitero.
Nel caso in cui si avessero delle necessità di trasporto particolari, ad esempio quella di trasportare la salma in un’altra provincia, in un’altra regione o anche in un’altra nazione, le migliori imprese del settore sono in grado di rispondere al meglio anche a tali esigenze. Durante il funerale il personale dell’agenzia rimane costantemente a disposizione ed è impegnato non solo nella conduzione del veicolo funebre, ma anche in tutte le altre operazioni necessarie per il corretto svolgimento della cerimonia e per rendere onore nel miglior modo possibile alla persona defunta.

Sepoltura e servizi affini

I servizi di un’agenzia funebre includono ovviamente anche la sepoltura, e da questo punto di vista si possono avere anche delle esigenze specifiche, come ad esempio la produzione di lapidi e monumenti funerari utili ad impreziosire la tomba. Oggi è possibile optare anche per delle soluzioni alternative alla sepoltura, ovvero ad esempio la cremazione della salma: le migliori agenzie sanno rivelarsi impeccabili anche per quel che riguarda questo tipo di richieste, provvedendo all’effettuazione della cremazione e alla gestione delle ceneri in modo completo e pienamente rispettoso delle preferenze del cliente.

Il disbrigo delle incombenze burocratiche

Tra i servizi di un’agenzia funebre vi è anche il disbrigo di tutte le pratiche amministrative necessarie: le migliori imprese provvedono autonomamente a tutti questi aspetti e ciò è importante sia dal punto di vista della praticità, sia perché in un momento di dolore non è affatto agevole dover effettuare una serie di operazioni di carattere burocratico.

Spese funebri

Stabilire a priori il costo di un servizio è alquanto complicato, in quanto le spese funebri sono molteplici e ognuno di esse dipende da molti fattori. Si ricordi che bisogna documentare ogni spesa, poiché è possibile detrarre il 19% per importi fino a 1550 euro per ogni funerale.

Quanto costa un funerale?

Bisogna, innanzitutto, chiarire che ci sono varie spese funebri che vanno a incidere sul costo complessivo, cioè le spese per la bara, per la documentazione, per il trasporto, per i fiori e inoltre bisogna considerare l’onorario della ditta.

Costo bara

La bara rappresenta la destinazione ultima del caro estinto. In base alla scelta del tipo di bara cambierà anche il prezzo, infatti sono presenti sia meno costose, semplici e lisce che quelli più costose, in quanto più elaborate e personalizzate. Le bare sono realizzate da bravi falegnami e vengono suddivise per essenza, che influenza il colore, la resistenza e la robustezza. Per scegliere la bara bisogna, quindi, scegliere non solo l’essenza (che può essere chiara come pino, faggio e abete, o scura come ebano e rovere), i dipinti, intagli o elementi applicati da aggiungere, ma anche l’interno, con imbottiture particolari che foderano la cassa, solitamente di colore bianco o champagne, che può avere motivi decorati.

Fiori

Contribuiscono alle spese funebri anche i fiori. Infatti bisogna occuparsi di allestire la chiesa e l’obitorio con composizioni floreali eleganti e raffinate. In molti casi, anche i parenti sono soliti omaggiare la famiglia del defunto con mazzi, corone, cuscini di fiori.

Trasporto funebre

È possibile scegliere tra diverse auto funebri, personalizzate e dal design curato, adatte alle varie esigenze e che possono assicurare anche trasporti nazionali. Ovviamente la scelta può incidere in maniera diversa sul costo del servizio.

Documentazione

È importante curare tutta la documentazione per poter svolgere un funerale. In primo luogo bisogna occuparsi dei decreti e delle autorizzazioni del Comune, che solitamente hanno un costo fisso, che varia in base all’amministrazione comunale e in base alla destinazione della salma, che può essere il cimitero comunale o privato. Esse servono ad autorizzare il trasporto, sia dall’ospedale che dall’abitazione, e la sepoltura, oltre che a concedere i diritti per la celebrazione della messa se si svolge nel cimitero. La seconda cosa da considerare è il contratto o le autorizzazioni del cimitero, necessario solo per i cimiteri privati. Si tiene a precisare che ogni cimitero ha i suoi prezzi per ciò che concerne le sepolture e i loculi, ma sono sempre più alti in quelli privati. Bisogna anche considerare che se si vuol portare la salma in un cimitero fuori dal Comune, c’è bisogno di avere autorizzazioni specifiche che possono far lievitare le spese funebri.

Onorario della ditta

Questa è una spesa alquanto variabile, in quanto dipende dal servizio scelto. Non bisogna dimenticare che incidono sulla spesa anche i servizi accessori, quali interventi di toilettatura, pulizia e vestizione della salma, oppure la realizzazione di monumenti funerari in granito e in marmo per ornare le cappelle di famiglia. Per cui bisogna considerare varie spese che influenzano in vari modi la spesa totale da affrontare per un funerale.

Cosa fare per cremare un proprio caro

Cosa fare per cremare un proprio caro

La cremazione del corpo di un proprio caro rappresenta una pratica che con il passare degli anni si è sempre più diffusa anche in Italia ed è effettuata nel massimo rispetto della dignità del defunto e della rispettive famiglie.

Cos’è la cremazione

La cremazione è un metodo attraverso il quale si va a ridurre in cenere il corpo di un proprio caro venuto a mancare, eseguibile presso tutte le strutture autorizzate, generalmente poste all’interno di un’area cimiteriale e naturalmente dotate di forno crematorio.

Come manifestare la volontà di una propria futura cremazione

È possibile procedere alla cremazione del corpo di un proprio caro solo nei seguenti casi:
· quando la persona defunta si sia iscritta in vita ad una società avente tra i propri fini la cremazione;
· quando il defunto abbia depositato un testamento dinanzi ad un notaio dal quale si evince la sua volontà ad essere cremato;
· quando il defunto tramite un testamento olografo, cioè scritto di proprio pugno, su carta semplice, datato e firmato, dichiari la sua volontà alla cremazione.
Nell’ipotesi in cui l’intenzione di farsi cremare non sia stata espressa per iscritto, ma riferita solo verbalmente, sarà il coniuge o i familiari più stretti a dover comunicare alle autorità competenti del comune di residenza del defunto stesso, il desiderio del proprio parente di voler essere cremato.

A chi rivolgersi dopo il decesso

Se la persona defunta non era iscritta in vita ad una società oppure ad un’associazione pro cremazione, i familiari dovranno recarsi presso gli uffici del Comune dove è avvenuto il decesso, per richiedere e compilare la domanda di cremazione. Se invece il defunto era iscritto a tale società o associazione, basterà semplicemente mettere al corrente l’impresa a cui ci si è rivolti per il servizio funebre. Saranno proprio gli operatori della ditta incaricata di eseguire i funerali ad adoperarsi per attivare la procedura relativa alla cremazione presso gli uffici municipali.

Come avviene la cremazione

La cremazione avviene introducendo nel forno crematorio la bara di legno integra e sigillata contenente la salma. Si tratta di forni molto potenti che raggiungono elevate temperature per fare in modo che il feretro ed il corpo del defunto prendano rapidamente fuoco. L’intero processo finalizzato alla trasformazione in cenere della persona defunta dura mediamente un paio d’ore ed è automatizzato e monitorato secondo sistemi di controllo molto rigidi, per evitare manipolazioni o addirittura errori di identificazione. Così facendo anche i familiari, fatti accomodare in una saletta, possono assistere attraverso un video alle diverse fasi di cremazione del proprio caro.

Dove conservare le ceneri

Le ceneri raccolte e sigillate in apposite urne verranno consegnate ai parenti che potranno tumularle nel cimitero, conservarle presso la propria abitazione, oppure disperderle in vari posti, ad esempio:mare, fiumi, laghi, ecc. La dispersione può avvenire unicamente se il defunto ha lasciato per iscritto una dichiarazione a tal proposito e bisogna fare una richiesta al Sindaco del Comune di residenza o del Comune in cui è avvenuto il decesso.

Rivolgendovi presso l’agenzia funebre Lucarda e Dell’Angelo avrete la certezza di far rispettare appieno le volontà del vostro congiunto, trattandosi di un’impresa operante in Veneto da oltre 20 anni. Caratterizzata da un’estrema competenza, professionalità ed esperienza sarà in grado di offrirvi la massima assistenza e riservatezza.

Decesso in ospedale: come comportarsi

decesso in ospedale cosa fare

Un momento di particolare dolore e sofferenza segue la morte di un amico oppure di un parente. Di fronte al dolore, spesso, non si sa come comportarsi, da dove iniziare a fare le pratiche necessarie. Nel caso in cui il decesso avvenga all’interno della struttura ospedaliera sarà il personale stesso ad occuparsi di tutte le incombenze cartacee necessarie e trasferirà la salma all’obitorio. Qualora invece il decesso dovesse accadere al Pronto Soccorso o in uno dei Reparti dell’ospedale, la salma sarà tenuta lì per circa 2 ore, medici e infermieri consentono di prendersi del tempo per stare vicini al caro defunto, riconoscendo l’importanza e la sofferenza che provoca questo spiacevole momento.
Quando i sanitari trasferiranno la salma nella Camera mortuaria vi rimarrà per circa 24 ore in osservazione, a meno che non sia necessario svolgere sul defunto un’autopsia, perché in tal caso i tempi possono allungarsi da due a tre giorni, necessari per ottenere gli accertamenti e i risultati. Anche in questo caso sarà il medico addetto alla camera mortuaria a redigere il certificato di morte dopo aver fatto una visita e consegnarlo ai parenti dopo almeno 15 ore ma comunque non oltre 30 ore dopo il decesso in ospedale.

L’allestimento della camera ardente

È possibile usufruire di specifiche zone situate all’interno della struttura ospedaliera per allestire una camera ardente al proprio caro defunto. Sarà compito dei parenti fornire gli abiti necessari ai sanitari per procedere alla vestizione della salma e al trasporto nella camera dove le verrà dato l’ultimo saluto. Qualora invece, i parenti desiderino trasportare il defunto a casa, sarà loro incombenza incaricare un’agenzia funebre, presentando una richiesta scritta all’ospedale almeno 24 ore prima. In questo caso gli addetti dell’impresa funebre si occuperanno dello spostamento del defunto dall’azienda ospedaliera al luogo concordato, lì allestiranno la camera ardente in base alle indicazioni dei parenti; normalmente il giorno dopo si terrà il funerale. La scelta dell’agenzia di pompe funebri è obbligatoriamente per legge dei parenti del caro defunto, quindi ogni ingerenza o tentativo di imposizione da parte di chiunque altro è un sopruso.

La scelta del luogo dove si terranno le esequie

I parenti del defunto in fine dovranno occuparsi di comunicare il decesso al comune, qualora l’agenzia ospedaliera non lo abbia già fatto. A seguito dell’emissione del certificato di morte sarà possibile procedere alla sepoltura in cimitero, a cura dell’agenzia funebre che si occuperà dell’affissione dei manifesti nelle apposite aree dedicate, del trasporto della salma e del sereno svolgimento del funerale. Si procederà poi alla sepoltura del proprio caro defunto seguendo le indicazioni dei parenti più stretti.

Preparare la camera mortuaria

preparare la camera mortuaria

Viene definito camera ardente il luogo dove viene disposta la salma prima del funerale. È molto importante preparare nel la camera mortuaria nel modo giusto, nel rispetto della persona che è venuta a mancare e nel rispetto di coloro che hanno bisogno di presentargli l’ultimo saluto.

Le camere ardenti

Quando viene a mancare una persona cara è sempre un momento triste e doloroso. Molto spesso lo stress emotivo e la sofferenza non permette di preparare la camera mortuaria nel modo adeguato. Un’impresa di onoranze funebri è in grado di assistere il proprio cliente e di aiutarlo a risolvere tutte le implicazioni burocratiche del caso e di rendere adeguato il luogo dell’ultimo saluto del defunto.
Insieme all’impresa di onoranze funebri potrete preparare la camera mortuaria in casa, grazie alle nuove normative, se il decesso è avvenuto nell’abitazione. Dopo aver contattato il medico di famiglia o il 118, dovrà essere compilato l’Istat e l’avviso di morte. Se si ha la volontà di predisporre una camera ardente in un luogo diverso dall’abitazione, l’impresa di pompe funebri potrà predisporre il trasporto presso l’obitorio cittadino o presso un apposito locale preparato appositamente per ospitare la salma prima del funerale e della sepoltura.
I documenti necessari per attivare tutte le procedure sono: la carta d’identità ed il codice fiscale del defunto e quelli di un famigliare o conoscente. Dopo aver presentato tutti i documenti potrà essere fissata la data e l’ora del rito funebre e la forma della sepoltura.

Tanatoestetica

L’impresa di onoranze funebri si occuperà di preparare la camera mortuaria fornendo tutti gli addobbi funebri, da quelli floreali ad altri articoli utili per l’allestimento, come libri per le firme, candelabri, teli e leggii. Possono essere richieste anche decorazioni floreali particolari e mazzi di fiori in vaso o predisposti in corone.
Oltre a questi servizi è importante che, per l’ultimo saluto alla famiglia e agli amici, il defunto si presenti con un aspetto sereno, per ricordarlo quand’era in vita. L’impresa di pompe funebri si occupa anche dell’aspetto estetico della salma grazie a specialisti di tanatoestetica che riescono ad intervenire anche in casi di decessi per incidenti gravi o per una lunga e turbolenta malattia. La prima operazione da compiere è quella della pulizia del corpo del defunto attuata per attenuare alcuni fenomeni post-mortem come ipostasi, ecchimosi o piaghe da decubito. A questa operazione seguirà quella del tamponamento degli orifizi. Infine, l’impresa di pompe funebri si occuperà della vestizione del defunto con gli indumenti scelti dai suoi cari.
La preparazione della camera mortuaria prevede, come ultima funzione, quella della sigillatura della cassa e del trasporto del feretro fino alla chiesa e al cimitero.

Funerale con rito civile

Funerale con rito civile

La celebrazione di un funerale con rito civile non richiede particolari requisiti. Per procedere con questa forma di esequie è infatti sufficiente la volontà dei famigliari del defunto, la quale generalmente viene comunicata direttamente all’impresa di onoranze funebri che provvede all’organizzazione del servizio.

La materia è regolata dal Decreto Presidenziale 285/90 e dal successivo DPR 14/97, i quali hanno introdotto alcuni requisiti minimi che i cimiteri comunali devono soddisfare. Tra questi requisiti, è indicato l’obbligo di rendere disponibili locali adeguati alla celebrazione di cerimonie di commiato non religiose. L’emissione dei regolamenti di dettaglio di Polizia Mortuaria è tuttavia competenze di Regioni e Comuni.

La Sala del Commiato

Purtroppo, nonostante la normativa sulla predisposizione delle Sale di Commiato risalga ad oltre vent’anni or sono, ancora oggi numerosi comuni non dispongono di una sala attrezzata per i funerali non religiosi.

Alcuni cimiteri sono tuttavia dotati di una Sala della Memoria. La destinazione originale di questi locali è quella di offrire la possibilità di raccogliersi davanti alle ceneri di un caro estinto, dopo l’avvenuta cremazione. In molti casi questi spazi possono adattarsi anche alla celebrazione di un funerale con rito civile.

In assenza di adeguati locali alternativi messi a disposizione dal comune di riferimento, la cerimonia può avere luogo nell’abitazione del defunto oppure in una sala riservata presso un albergo, meglio se affacciata ad un giardino attiguo così da offrire un ambiente consono al raccoglimento degli intervenuti.

Come si svolge il rito civile

A differenza delle funzioni religiose, la celebrazione di un funerale con rito civile non prevede il rispetto di alcuno schema predefinito, se non l’obbligo morale di soddisfare la volontà del defunto qualora egli abbia fornito opportune indicazioni quando era ancora in vita. In assenza di queste, è comunque possibile organizzare la cerimonia attraverso alcuni passaggi consolidati nella prassi comune.

Generalmente, dopo un discorso di benvenuto e di illustrazione delle fasi del rito, il celebrante spende alcune parole di riflessione sui concetti di vita e morte per favorire il coinvolgimento emotivo dei presenti.

Nella successiva fase dell’elogio, viene ricordata la figura del caro estinto attraverso un breve racconto dei passaggi più rappresentativi della sua vita. L’elogio funebre può essere intervallato da letture e momenti di raccoglimento accompagnati da una musica appropriata.

Nel corso del rito, e comunque nel rispetto di quanto concordato preventivamente con i famigliari, l’officiante può invitare i presenti ad intervenire per esprimere parole di cordoglio o ringraziamento nei confronti del defunto.

Il suggerimento è quello di prevedere una cerimonia che sia rappresentativa della vita e delle inclinazioni della persona scomparsa. La musica di accompagnamento, ad esempio, può essere scelta a ricordo delle sue passioni o interessi culturali.

La figura del celebrante

Il funerale con rito civile è officiato da un celebrante che si fa carico dell’orazione funebre e di guidare gli intervenuti attraverso i vari passaggi della cerimonia. Questo ruolo può essere anche ricoperto da un parente o da una persona di fiducia della famiglia.

Tuttavia questo compito richiede una certa presenza e compostezza che non sempre si rivela compatibile con il carico emotivo sopportato da chi è vicino alla persona scomparsa. Per questa ragione può essere preferibile ricorrere ad un officiante messo a disposizione dai servizi cimiteriali del comune di competenza oppure dall’agenzia di onoranze funebri, la quale certamente dispone di persone appositamente formate per questo tipo incarico.

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