Funerale senza messa

La sepoltura delle spoglie di un amico o di un parente ha origini antichissime, fatte risalire addirittura all’uomo di Neanderthal. La celebrazione di oggi varia a seconda delle religioni nonché delle usanze locali, ma si fonda comunque sull’esigenza di riporre la salma in un luogo protetto e con un cerimoniale d’addio che coinvolga chi ha condiviso la vita con il defunto. Secondo il rituale cattolico, è possibile procedere a un funerale con o senza funzione religiosa concomitante la sepoltura, ma è altresì ammessa una celebrazione, anche questa senza messa, completamente laica. Nel primo caso sarà necessario seguire dei precisi rituali, concernenti il luogo della cerimonia, nonché lo svolgimento e il celebrante della stessa; viceversa, nel funerale laico si può avere una più ampia discrezionalità e non sono richiesti né riti né permessi speciali.

Il funerale religioso senza messa

Secondo il Rituale Romano è possibile celebrare le esequie senza la celebrazione contemporanea della messa ma con la liturgia della parola e il rituale finale detto ”ultima raccomandazione e commiato”. In questi casi, la funzione religiosa si tiene comunque ma in un momento diverso dalle esequie e dall’inumazione della salma. Questo rito senza messa può avvenire nella cappella del cimitero, con estremo saluto presso la tomba del defunto, o nella casa dello stesso. In questi casi si parla di pio officio alla sepoltura, isolando così la sola e unica parte del rituale religioso cattolico che viene celebrata ed escludendo pertanto la ”stazione” della cerimonia funebre.

Il funerale laico senza funzione religiosa

Il principio su cui si basa il funerale laico, vale a dire senza alcun rituale religioso, si rifà al significato più antico della celebrazione, ossia quello di riunire amici e parenti del defunto che, condividendo tra loro cordoglio e ricordi, creano un momento sociale molto importante anche per l’elaborazione del lutto. A tal fine, la funzione religiosa non è indispensabile; ciò che conta è la celebrazione del commiato nel rispetto di quello che è il volere del dipartito, espresso o deducibile in base al suo percorso di vita.
Il funerale quindi si limita a celebrare la vita e gli affetti del defunto con letture, musica, racconti di parenti e amici, elogio funebre e commiato senza alcun rituale o riferimento religioso.

Luogo e celebrante del funerale laico

Un funerale senza messa può essere celebrato ovunque, anche in chiesa, previo consenso del parroco. Per legge, i comuni devono essere dotati di locali appositamente istituiti per le esequie laiche (si tratta delle sale di commiato) ma, in mancanza di queste sale, possono ospitare queste celebrazioni nelle sale consiliari. In alternativa, l’estremo saluto può avvenire in un’abitazione, all’aperto, presso un albergo o in un altro luogo particolarmente rappresentativo per il defunto, posto che non servono particolari permessi per questo tipo di celebrazioni. Oltre che per il luogo del commiato vi è piena libertà di scelta anche per il celebrante che può essere una persona esterna, con adeguata preparazione e certificazione ad hoc, oppure un amico o un parente del dipartito. L’organizzazione e lo stile della funzione sono a libera scelta e non richiedono il rispetto né di regole né di formule particolari.

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